martedì 22 dicembre 2020

Greece and Rome at War di Peter Connolly - Prefazione di Adrian Goldsworthy

 Se apriamo Google Immagini e scriviamo "Legionario Romano" o "Oplita Greco" molto probabilmente tra le immagini che saltano fuori, e parlo di disegni, ci sarà un disegno di Peter Connolly. 

La sua opera di ricercatore, storico e artista è durata una vita e ha lasciato molto a tutti gli appassionati del settore. Peter Connolly, morto nel 2012, non solo curava i suoi libri da un punto di vista testuale, con una facilità di esposizione e una seria analisi delle fonti, ma li abbelliva anche con la sua fantastica arte e i suoi diagrammi. La prefazione di Adrian Goldsworthy (altro eminente storico dell'antichità) è perfetta nel catturare i sentimenti di chi si è trovato davanti ai libri di Connolly, con una passione che spesso è diventata ragione di vita. 

Il libro che vi presento oggi, in realtà non ha bisogno di molte presentazioni, essendo forse la più importante opera di Connolly, "Greece and Rome at War" . E' indubbio che chi sia appassionato di quesl periodo storico abbastanza lungo che va sotto il nome di "Storia Antica" e chi abbia un interesse nell'aspetto militare di quella storia non possa non conoscere questo testo che definirei "seminale". E' infatti presente in quasi tutte le bibliografie di autori che trattano l'antihità da un punto di vista prettamente militare. 

Ma io devo scrivere una recensione come se le persone non conoscessero questo fantastico libro , e allora faccio finta che davvero non lo conosciate e che vi troviate a sfogliarlo per la prima volta. 

Il libro, uscito per la prima volta nel 1981 e ristampato diverse volte. Il volume che recensiamo oggi è ristampato grazie a Frontline Books in un'edizione paperback, ma abbastanza solida. 

Il libro ancora oggi stupisce per la sua stesura e chiarezza. Grecia e Roma in guerra. Punto. Prima parte dedicata alla Grecia nella sua fase classica e poi ellenistica (con una buona sezione dedicata ad Alessandro il Grande) , seconda parte dedicata a Roma e al Mediterraneo Occidentale (le origini di Roma insomma, e i suoi scontri nell'epoca repubblicana). Una terza parte è dedicata all'Impero Romano , alla sua espansione e alle sue guerre (diviso a sua volta nel periodo che va fino al 200 d.C e dal 200 d.C fino alla caduta, nel 450 d. C.). Piccole appendici (piccole rispetto al libro, ma non certo insignificanti) dedicate alla Guerra sul Mare e alla Guerra d'Assedio, con una sezione finale dedicata al Costume Militare Romano.

Elencare un solo punto di forza del libro sarebbe come sminuirlo. L'esposizione storica di Connolly (che riesce a identificare esattamente il sentiero preso dall'esercito persiano per aggirare Leonida alle Termopili) chiara e profonda. I bellissimi disegni di scene enormi di battaglia, o di figure riprodotte perfettamente. I diagrammi chiari che spiegano perfettamente come si muoveva la Legione Manipolare o la Falange Macedone. Ancora i disegni che rappresentano le spade trovate negli scavi, la genealogia degli elmetti greci o romano-celtici. Tutto contribuisce a creare il libro di storia perfetto, utile allo storico, all'appassionato , al neofita, al modellista, anche a chi non comprende nulla di storia e vuole far nascere un amore che durerà tutta la vita come Adrian Goldsworthy. 

Titolo: Greece and Rome at War 

Autore: Peter Connolly - Prefazione di Adrian Goldsworthy

Pagine: 320

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Greece-and-Rome-at-War-Paperback/p/11642






















domenica 20 dicembre 2020

Cholera - The Victorian Plague di Amanda J. Thomas

 Il libro che vi presento oggi è un libro molto particolare, specie di questi tempi, anche se è stato pubblicato nel 2015. Il momento storico che stiamo vivendo, un momento critico per l'attualità, non può da una parte non far guardare al futuro, con ansia e preoccupazione, ma allo stesso tempo credo che sia un bene anche guardare al passato e agli insegnamenti di chi è vissuto prima di noi nell'affrontare (e mi sia consentito questo giudizio pur non essendo un medico) malattie ben peggiori. 

Il libro di oggi, scritto dalla storica Amanda J. Thomas, autrice anche dell'ottimo "The Nonconformist Revolution" (recensito qui: https://omneignotopromagnifico.blogspot.com/2020/09/the-nonconformist-revolution-religious.html ) ,libro scritto posteriormente a quello che recensisco oggi è dedicato a una malattia che ha colpito più volte nella storia e che rappresenta ancora oggi una minaccia: il Colera. 

Il sottotitolo restringe il campo d'indagine a un periodo storico affascinante, pieno di trasformazioni sociali e tecnologiche e quindi foriero di molti spunti di riflessione, il periodo Vittoriano. L'epoca che prese il nome dal periodo di regno della Regina Vittoria (1837-1901) vide infatti 4 maggiori epidemie di colera nel Regno Unito (1831-1833, 1848-1849, 1853-1854, 1866) che colpirono varie città del paese. 

La storica ci narra questo periodo facendo ricorso al racconto di ogni epidemia, delle sue cause e dei rimedi sia scientifici che sociali che furono messi in atto in quegli anni. Il racconto delle epidemie non è e non può essere solo un racconto di tipo medico (e quindi ovviamente tecnico) ma la Thomas con il suo consueto stile riesce a trasmettere abbastanza sapienza tecnico scientifica in maniera facile da comprendere, e devo dire, appassionare. Così è per le teorie sul contagio , nella dicotomia tra chi credeva che si propagasse tramite "miasma" e chi (pochi in verità all'epoca) avessero colto la correlazione tra l'acqua e il trasporto della malattia. 

Il suo è un racconto sociale, come è ovvio che sia, di un periodo in cui i diritti delle persone, con l'avvento della Rivoluzione Industriale, delle fabbriche e degli slums che le accompagnarono, non andarono di pari passo coi progressi scientifici. E' anche un racconto che fa comprendere bene le condizioni terribili in cui versava una parte della popolazione, condizioni igieniche approssimative e mancanza di acqua pulita. E' soprattutto un racconto di uomini, alcuni probi, che si spesero per migliorare queste condizioni, mentre altri se ne approfittarono (il capitolo "Tooting Paupers'sParadise" narra appunto del terribile sfruttamento dei bambini poveri nell'ottica della Poor's Law del 1834, che invece di raddrizzare situazioni di emergenza creò ancora più squallore) . 

Come al solito e come nel suo successivo libro, l'indagine della Thomas è profonda e dettagliata, e le note testimoniano il grande lavoro di studio degli archivi. 

Allo stesso tempo è valorizzata l'intuizione di John Snow, che comprese come una fontana sita in una strada di Londra, Broadstreet , fosse alla base di una epidemia che fece molti morti, così dando maggiori certezze alla correlazione tra acqua contaminata e insorgenza della malattia. 

Una malattia, ricordiamo, certamente terribile e che , per i tempi non lasciava molto scampo. Interessanti e curiosi sono alcuni dei rimedi trattati in un capitolo: si pensava infatti che il Brandy fosse uno dei rimedi migliori per curare il colera!

Ma senza dubbio uno dei grandi fattori nella propagazione della malattia era la scarsa condizione igienica dovuta a fogne mal costruite o assenti e alla vicinanza dei cimiteri (che a differenza che nel continente potevano ancora sussistere nei centri cittadini). Anche qui l'indagine sulle misure prese è profonda, con i resoconti dei vari lavori per purificare il centro di Londra (che fece da base per analoghi interventi in tutto il paese) e per la costruzione di una nuova rete fognaria, costosa ma efficiente. Ovvio che la sovrappopolazione dovuta al trasferimento di persone dalla campagna al centro cittadino e alla aumentata natalità, giocava un fattore importante anche nel propagarsi delle malattie. 

Che dire di più? L'analisi della malattia da parte di Amanda Thomas parte da un capitolo denominato "An Ancient Disease" e arriva al termine con un altro capitolo "A Modern Disease" creando un circolo completo in cui si può dire che la malattia è stata scomposta nella sua influenza medica e sociale sui posti colpiti. L'ultimo capitolo ci porta davanti al terribile fatto che la malattia ancora può esistere e può essere portata da un paese all'altro se i controlli medici non sono attenti e coscienziosi. Come detto se il colera si diffuse per le aumentate possibilità di viaggio e di commercio delle navi di metà ottocento, oggi in cui in poche ore si può raggiungere ogni parte del mondo il pericolo è ancora maggiore. Ne abbiamo un esempio al giorno d'oggi con il COVID19 e il libro ci fa comprendere bene ed empatizzare la condizione delle persone nell'Epoca Vittoriana. Un altro bel libro di Amanda J. Thomas che pur trattando un tema apparentemente lontano ci offre spunti di riflessione che ci appaiono assolutamente attuali.

Titolo: Cholera - The Victorian Plague 

Autore: Amanda J. Thomas 

Pagine: 248

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Cholera-Paperback/p/17771



















lunedì 14 dicembre 2020

Armies of Ancient Italy 753-218 BC - From the Foundation of Rome to the Start of the Second Punic War di Gabriele Esposito

 Il libro che vi presento oggi è scritto da una vecchia conoscenza di questo blog. Infatti ho già recensito alcuni libri di Gabriele Esposito, pregevole storico italiano, per la serie "Armies of the Past" edita da Pen&Sword. 

In questa serie si analizzano diversi eserciti dell'antichità con l'ausilio di foto di reenactors e associazioni di ricreazione storic e di archeologia sperimentale. Il risultato è un testo agevole e curato unito a foto di riproduzioni fedeli dei guerrieri di varie culture del passato. Dopo aver esaminato e recensito i libri dedicati ai guerrieri di Antica Grecia, Stati Ellenistici e ai Celti è oggi tempo di dare uno sguardo insieme a Gabroele Esposito ai guerrieri italici e alle varie culture che abitavano nell'Italia precedente all'ascesa di Roma.

Infatti la stessa crescita e l'ascesa di Roma viene analizzata nel libro, con le sue origini, già allora frutto di quel processo di assimilazione e imitazione del nemico che veniva ad arricchire una cultura in divenire. 

Fu così coi vicini popoli latini, con gli etruschi e in seguito dopo feroci scontri, con le popolazioni dei Sanniti e con gli Oschi. Questi erano tutti popoli che abitavano il confine sud del territorio di Roma , che corrisponde più o meno alla parte centrale meridionale della penisola italica. 

Attraverso decenni di guerre il potere di Roma, anche grazie alla sua particolare flessibilità militare , riuscì ad avere ragione di queste popolazioni montanare e combattive e così proiettarsi verso i confini stessi della penisola, verso il sud e le popolazioni della Magna Grecia (coloni greci che avevano creato città principalmente lungo la costa dell'attuale Calabria, Puglia e Sicilia) e a nord andando a sfidare i temibili Celti che occupavano la pianura padana. Essendo italiano è facile per me conoscere ciò di cui parla Esposito, che dedica menzione anche alle tribù più piccole e alle divisioni delle varie tribù sannite e osche, ma credo che anche per un inglese (il libro è appunto scritto in inglese) non sarà difficile orientarsi nella varietà di genti che componeva la cultura italica in quei secoli di affermazione dell'egemonia romana fino ai terribili scontri con i Cartaginesi. 

Il bilanciamento è tra il racconto dell'avanzata di Roma e degli scontri tra la grande città e i suoi vicini del nord e del sud (non dimentichiamo l'influenza degli Etruschi, il popolo misterioso per eccellenza della penisola) e l'analisi nella seconda parte del libro dei vari popoli. La parte testuale a mio avviso è ottima, come sempre nei libri di Esposito. Un piccolo appunto che posso fare è che le associazioni contattate (ma non è assolutamente una critica a Esposito o al libro) rappresentano solo alcune delle varie culture. Ad esempio le foto, per altro molto belle, di soggetti ed equipaggiamenti, a volte sembrano fuori posto. Quando si parla di "Legio Linteata" (ovvero la speciale unità militare dell'esercito sannita) mi sarebbe piaciuto vederla ritratta in foto. Questo dipende anche, ovviamente, dalla disponibilità di associazioni che tengano viva la storia e la memoria di alcuni popoli. Nel complesso comunque quasi tutti i popoli dell'epoca, presenti in Italia (compresi i Bruttii della Calabria) ricevono attenzione fotografica. 

Che dire di più? Un altro bel libro della serie "Armies of the Past" , per conoscere le varie culture italiche che hanno arricchito, a loro volta, con un processo di assimilazione, la stessa cultura romana. 

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.


Titolo: Armies of Ancient Italy 753-218 BC - From the Foundation of Rome to the Start of the Second Punic War 

Autore: Gabriele Esposito

Pagine: 192

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Armies-of-Ancient-Italy-753-218-BC-Hardback/p/18624