sabato 30 gennaio 2021

Charles I's Executioners - Civil War, Regicide & the Republic di James Hobson

 Il 30 gennaio 1649 passò alla storia come la prima (e unica) volta in cui in Inghilterra un Re fu condannato a morte. Questo evento, "rivoluzionario" , fu l'esito di una guerra civile che contrappose il Re e il Parlamento. Molti sono i libri che analizzano questo confitto , che è semplice definire come un conflitto tra due organi che si contendevano il potere sul paese. In realtà a muoversi nelle retrovie furono molte altre forze , come l'aspetto religioso , importantissimo all'epoca. 

Il libro che vi presento oggi, però, si discosta da tutti gli altri, perchè il suo obiettivo è far luce sulle personalità di coloro che furono definiti "regicidi" , ovvero i firmatari della condanna a morte del sovrano Carlo I. Questo documento, che non manca di essere riprodotto in ogni libro che si rispetti sulle Guerre Civili che insanguinarono l'isola britannica a metà del 17° secolo, riporta i nomi di 59 personaggi, alcuni illustri e altri un po' meno, mentre su di molti di essi la storia ha steso un velo di anonimato che il libro di James Hobson, apprezzato storico inglese, cerca di squarciare, portando alla luce le loro storie. 

Il libro suddiviso in 22 capitoli , raggruppa i regicidi in base alle loro convinzioni politiche e religiose. Come scritto, la condanna del Re non fu un fatto programmato in anticipo, ma una sequela di eventi forzò le varie figure a processare, e quindi creare una base legale (a dire il vero molto labile), attingendo a poche profili di legali , tra cui spiccava John Bradshaw. Proprio Bradshaw, Ireton e Cromwell tendono a essere ricordati come i principali regicidi , e famosa è l'incisione che ne descrive il terribile processo ed esecuzione post-mortem compiuto durante la restaurazione di Carlo II. Questo fa sì, che altri 56 nomi, e le loro motivazioni, il loro background culturale e sociale, e sopratutto le loro convinzioni religiose possano essere analizzate dall'ottimo autore James Hobson, insieme ovviamente ai tre più famosi. 

Soldati, repubblicani della prima ora, quindi persone decise a non riprstinare l'istituto monarchico una volta eliminato Carlo I, fanatici religiosi o semplici puritani, opportunisti e figure vicine a Cromwell, che , nominato Lord Protector sostituì il monarca creando anche una specie di dinastia con il figlio Richard (non della stessa pasta del padre). Questi furono i regicidi. Molte figure furono singolari e tra queste spicca senza dubbio Thomas Harrison, cui è dedicato un capitolo intitolato "The Main Fanatic", a dimostrare che in un tempo in cui la religione , puritana ed eccessiva,  come era quella di maggior parte dei regicidi, ci fosse una figura (anzi più d'una) definita "fanatico". Harrison infatti faceva parte di una setta che era definita della "Quinta Monarchia" che preannunciava l'avvento di Gesù, che sarebbe arrivato con la morte dei Carlo e avrebbe regnato 1000 anni. Questo richiedeva una serie di atti di "distruzione" dell'ordine costituito da parte dei membri che ce li fa apparire come qualcosa di simile all'ISIS in quanto a fanatismo. 

Ma molte altre sono le figure d'interesse, con solo pochi nomi che ottennero dalla guerra e dalla condanna del loro re il loro unico momento di gloria. Alcuni riuscirono anche a scampare la vendetta draconiana del figlio del re, Carlo II , e ripararono in Europa, alcuni furono attirati di nuovo in patria con l'inganno, altri ancora si rifugiarono nelle colonie dove il loro ricordo e il loro sogno di repubblicanesimo furono premiati cento anni dopo con l'Indipendenza delle Colonie Americane. 

Hobson riesce ad appassionare come nei precedenti due libri recensiti su questa pagina (qui: https://omneignotopromagnifico.blogspot.com/2019/07/following-in-footsteps-of-oliver.html e qui: https://omneignotopromagnifico.blogspot.com/2019/04/the-english-civil-war-fact-and-fiction.html ) e racconta la storia di personaggi che si trovarono davanti ad un "salto nel vuoto" poichè nessuno aveva mai processato e condannato un re in quella nazione. Nonostante le condanne dei vari storici della restaurazione , il loro coraggio in questa scelta, aiutati anche dall'inaffidabilità del monarca che non offriva alternative, non può essere messo in dubbio.

Un altro bel libro sulla Guerra Civile da parte di James Hobson.

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione. 

Titolo: Charles I's Executioners - Civil War, Regicide & the Republic 

Autore: James Hobson

Pagine: 224

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Charles-Is-Executioners-Hardback/p/18474



















martedì 26 gennaio 2021

Holocaust - The Nazis' Wartime Jewish Atrocities di Stephen Wynn

Domani è il 27 gennaio, il giorno che la comunità internazionale ha dedicato alla celebrazione del ricordo di una tra le più grandi tragedie della storia: l'Olocausto delle popolazioni Ebraiche d'Europa.
In questo caso anche la nostra pagina vuole portare un piccolo tassello nel ricordare questa immane tragedia, frutto della scellerata politica di odio propagandata dal regime nazista di Hitler. 
Il libro che recensirò oggi è infatti dedicato a questo tema, e devo dire che è sicuramente un libro, che sebbene non di grandi dimensioni (poco più di 150 pagine), è un punto di partenza per conoscere storie e personaggi famosi e famigerati di questo terribile evento. 
L'autore Stephen Wynn è conosciuto abbastanza su questo blog, come un autore poliedrico e molto prolifico. Molti dei libri della serie "Your Towns & Cities in the Great War" e "Your Towns & Cities in the Second World War" sono scritti da lui. 
In questo caso Wynn ci descrive abbastanza bene la macchina di morte del regime nazista con la costruzione dei vari campi prima di concentramento e poi di sterminio. Sono storie che a grandi linee conosciamo bene ma spesso la bibliografia si sofferma solo su un campo o su alcune esperienze mentre in questo caso è intenzione dell'autore è narrare le vicende di più campi e operazioni di sterminio. 
Sebbene il maggiore capitoli siano dedicati ad Auschwitz non mancano quelli che riguardano Treblinka, Dachau, Sobibor, Bergen Belsen, Belzec, Neuengamme. Non mancano neanche le storie che riguardano Reinhard Heydrich e la famigerata Conferenza di Wannsee dove si decise l'applicazione pratica della Soluzione Finale. Inoltre non solo nei campi avveniva lo sterminio sistematico ma anche in operazione di fucilazioni di massa come accadde ad Odessa o al vallone di Babi Yar. 
La lettura di questo eventi (e di molti altri) non è facile, ma Wynn riesce a raccontare senza fronzoli vicende tragiche che hanno ricevuto la condanna della storia, sebbene non di chi perpetrò tali orrori. E' infatti stupefacente notare quanti responsabili la fecero franca e scapparono all'estero o addirittura rimasero impuniti in Germania!
Un'altra parte importante del libro è dedicata alle vittime e ai carnefici di sesso femminile. Tutti conosciamo la storia della sfortunata Anna Frank e del suo diario, diventato lettura obbligatoria per comprendere un po' come si viveva a quei tempi. Ma non molti conosceranno la storia dell'Orchestra femminile di Auschwitz! Ed è allo stesso modo tragico e terribile scoprire tra i peggiori aguzzini delle donne come Ilse Koch che rivestivano il famigerato ruolo di Kapo'. 
Che dire di più? E' ovvio che il libro porti solo uno sguardo parziale alla terribile tragedia dell'Olocausto su cui sono stati scritti migliaia di libri e testimonianze, ma allo stesso tempo in questo sguardo generale che Wynn da' con il suo libro possiamo apprezzare l'enorme tragedia che si è svolta , una tragedia che è segnata dai numeri terribili e sopratutto dai metodi dell'apparato nazista. 
Un libro che serve a ricordare. 
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Holocaust - The Nazis' Wartime Jewish Atrocities 
Autore: Stephen Wynn
Pagine: 157
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Holocaust-Hardback/p/16906


domenica 24 gennaio 2021

Sophia Mother of Kings - The Finest Queen Britain Never Had di Catherine Curzon


 Il libro che vi presento oggi è un'interessante sguardo a una delle figure reali più affascinanti della storia. 

La scrittrice e storica Catherine Curzon che ha una passione e competenza enormi per affrontare le insidie dei collegamenti dinastici dell'Europa settecentesca (e nel nostro caso anche seicentesca) ci introduce alla corte della Elettrice di Hannover Sofia . 

Questa straordinaria figura di donna regnante, ebbe una vita che definire avventurosa è poco, anche se ovviamente il tutto va visto attraverso la sensibilità dell'epoca, dal punto di vista di una donna nobile nell'Europa del tardo 1600. 

Sofia del Palatinato era figlia di una Stuart , Elisabetta, a sua volta figlia del primo Stuart regnante sul trono del Regno Unito Giacomo I. Suo padre invece era lo sfortunato "Re d'Inverno"Federico V del Palatinato nonchè Re di Boemia. Proprio questo Re e la sua situazione nell'ambito dei contrasti religiosi del 17° secolo portarono alla sanguinosa Guerra dei Trent'Anni. La vita in esilio di Sofia , dovuta alla sconfitta delle forze protestanti (di cui il padre era il campione) nella Battaglia della Montagna Bianca, segnarono i primi anni di questa giovane nobile.

Esula da questa recensione riassumere tutte le vicende giovanili di Sofia, ma la Curzon riesce a rendere appassionante la storia di formazione di questa regnante. Brevi capitoli con titoli che riassumono il contenuto sono un modo agile ed estremamente accattivante per raccontare le vicissitudini di una corte in esilio, con contrasti, alleanze e inimicizie. Non è facilissimo orientarsi tra vari nomi simili, ma la Curzon fornisce il lettore di un ottimo "dramatis personae" alla fine del libro (forse sarebbe stato utile anche un albero genealogico) per identificare chi era figlio di chi. 

Sofia del Palatinato va in sposa a uno dei regnanti del piccolo ducato di Brunswick-Luneburg, Ernesto Augusto, ma in realtà all'inizio era stata promessa al fratello maggiore Giorgio Guglielmo, che sarà comunque una presenza costante e spesso non gradita (come spasimante pentito) nella vita di Sofia. 

Già queste poche righe servirebbero da trama per un bel romanzo, ma sulla scena di corte entrano altre figure, tra amanti, parvenu di corte che sposano, figlie di fratelli e altri soggetti.

Importante è appunto il rapporto di Sofia con i figli , il cui primogenito diventerà poi RE Giorgio I di Gran Bretagna, con la figlia Sofia Carlotta detta Figuelotte, che diventerà Regina di Prussia) e con gli altri figli cui in gran parte sopravviverà. Questo aspetto segnerà i suoi ultimi anni di un velo di tristezza che però non le toglierà la voglia di essere quella forza dinamica a corte. 

Altra importante amica fu la nipote Liselotte, con cui intrattenne una fitta corrispondenza. 

Un'altra figura importante e tragica fu Sofia di Celle figlia di suo cognato Giorgio Guglielmo, e sposa di suo figlio Giorgio, che costituisce il soggetto di un altro libro della Curzon, che recensirò prossimamente. 

Una parte importante nella vicenda umana e politica di Sofia la ebbe anche la elevazione di Brunswicke a elettorato con sede ad Hannover (gli Elettori erano quei sovrani tedeschi che avevano il potere di decidere l'Imperatore) nonchè, lontano da lì le vicende che portarono alla Gloriosa Rivoluzione britannica del 1688, con la rimozione degli Stuart e la scelta degli Orange come nuova casa regnante. In seguito con l'Act of Settlement del 1701, proprio Sofia e Giorgio suo figlio vennero designati come successori alla Regina Anna. 

In questo libro Catherine Curzon delinea la figura di una straordinaria donna e regnante, che seppe ben interpretare la vita di corte del tardo 1600. Le sue iniziali sfortune (con l'esilio e le vicende storiche in Europa e Gran Bretagna) si trasformarono in una vita fatta di rivincite e di momenti felici conquistati con grande resilienza. Gli ultimi anni furono certamente funestati dalla scomparsa dei suoi figli, tra quelli caduti in combattimento e la sfortunata Figuelotte. la vicenda di Sofia di Celle e le altre perdite di fratelli, sorelle e cognati. La Curzon attinge alla grande corrispondenza di una donna molto acuta e intelligente e che fu paradigma della donna di potere del secolo 17° e dell'inizio del 18°, acculturata, politicamente scaltra (con la tessitura di alleanze matrimoniali) e filosoficamente proiettata in avanti nella storia. Non riuscì a tornare in Gran Bretagna ed essere regina, ma lasciò il segno sulla storia. 

Ho apprezzato estremamente questo racconto umano per la freschezza con cui Catherine Curzon racconta la storia di Sofia , Elettrice di Hannover, e sono sicuro che chiunque la leggerà si appassionerà a una donna che è alla base del periodo tra i più brillanti della storia britannica, quello Georgiano. 

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: Sophia Mother of Kings - The Finest Queen Britain Never Had 

Autore: Catherine Curzon 

Pagine: 208

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Sophia-Mother-of-Kings-Paperback/p/17751

sabato 9 gennaio 2021

The Mitford Murders di Jessica Fellowes

Se mi chiedessero "In quale periodo storico ti piacerebbe vivere?" sicuramente avrei almeno 6 scelte. Alcune  "comode", altre un po' meno : 
- Roma Primo Secolo a. C. : la nascita di un mito, di tutti i personaggi storici poi usati come esempio, simbolo, soggetti di innumerevoli opere, film, etc. 
- Bisanzio nei secoli di massimo splendore: Ovviamente a corte. Non sempre una scelta facile e indolore.
- Il confine Anglo Scozzese nel 1500, epoca dei Border Reivers. Decisamente scelta non comoda.
- Francia Periodo di Re Sole: anche qui non tutto sarebbe rose e fiori a corte, ma meno rischi che a Bisanzio.
-  Inghilterra Vittoriana , in uno di quei famosi club fumosi per gentlemen, ma potrei finire in un vicolo dickensiano.
- Inghilterra dai primi del '900 agli anni '20 ...perchè? Perchè tutto quello che ho amato leggere e vedere in pellicola è ambientato in quegli anni: Agatha Christie, Sherlock Holmes, e poi...Downton Abbey. Diciamocelo chiaramente, Downton Abbey è stata un fenomeno che ha travolto il modo di vedere un'epoca. Non si può negare che oltre a quello anche film come "Quel che resta del giorno" ha contribuito a rendere quel periodo, quella "pace" effimera tra due guerre, quella campagna inglese un sogno per molti. 
Jessica Fellowes nel suo libro d'esordio riguardante la saga delle sorelle Mitford (una famiglia che veniva proprio dal confine anglo scozzese) narra, con una grandissima abilità storie di verità e fantasia ispirandosi alle sei sorelle più eleganti dell'epoca.
The Mitford Murders però è molto più di questo. Oltre a introdurci nel mondo dorato di una famiglia benestante e di quello meno dorato della servitù (proprio come accadeva in DA) riesce a tessere un plot tipico da "whodunit" alla Agatha Christie che non scade mai nel banale. 
Ogni personaggio è rotondo, ben descritto e analizzato con una capacità narrativa molto sopra la media di altri autori del genere. 
La protagonista è Nancy, la più grande delle sorelle Mitford, quella che poi divenne una affermata novellista. Ma a farle da contraltare, anzi, a rubarle la scena (in realtà Nancy è solo lo sfondo di questo primo romanzo della serie che nei seguenti romanzi poi avrà altre protagoniste tra le sorelle) è Louisa , e il suo protagonista maschile "complice" Guy. 
Molti sono i personaggi nel libro, ma pur essendo tanti ognuno ha le sue caratteristiche tali da non confondere il lettore ed appesantire la narrazione. 
Anche l'evento scatenante l'indagine è un evento reale di cui, appena posato il libro, vorrete leggere di più, ovvero l'assassinio della anziana infermiera Florence Nightingale Shore sul treno per Hastings (che poi diventerà negli anni un altro topos letterario) . 
Come scritto su, lo studio del periodo è forse uno degli aspetti maggiormente curati dalla Fellowes che ha ovviamente attinto alla sua esperienza nel curare i diversi libri della serie Downton Abbey (una gioia per gli occhi) e che tradiscono, oltre che la sua grande conoscenza anche una passione intensa per quel periodo che va sotto il nome di periodo edoardiano e il susseguente periodo post Grande Guerra. 
Un altro degli aspetti di maggior pregio del libro è l'interrelazione fra i vari personaggi che rispondono estremamente bene al modo di comportarsi che uno si aspetterebbe per le varie classi dell'epoca. 
Che dire di più? Se non avete letto questo libro (per altro tradotto anche in italiano) e amate i gialli o i libri con uno sfondo storico estremamente realistico (sebbene nel libro non vengano citati eventi degli anni 19/ 20 /21 del '900) non andate oltre, comprate e leggete questo bel libro di Jessica Fellowes. 







The Krays' London - A History and Guide di Caroline Allen

 La Londra degli anni '60, quella capitale del Pop, della cultura e della musica di quegli anni leggeri ma allo stesso tempo di grande cambiamento,ha sempre esercitato il suo fascino su milioni di persone nel mondo. Ma quella stessa Londra era anche il terreno di caccia di una delle coppie più iconiche tra i gangsters della storia: Reggie e Ronald Kray. I gemelli , nati nell'East End, nel 1933, hanno segnato un'epoca di crimine in quei favolosi anni '60. 

I due gemelli, soggetto anche di un film recente , "Legend" interpretato magistralmente da Tom Hardy nella parte sia di Reggie che di Ron . ha rilanciato l'attenzione sulla loro storia, e così fa questo bel libro che vi presento oggi, scritto da Caroline Allen per la Pen&Sword. 

Il libro, come dice il titolo, è una storia e una guida attraverso i luoghi dei gemelli e delle loro imprese criminose (ma non solo). Lo schema del libro è infatti composto da brevi capitoli che analizzano un luogo della capitale inglese con la guida su come arrivarci (stazione metropolitana più vicina, indicazioni stradali) , le altre località d'interesse vicine e ovviamente lo stato dei luoghi odierno. Non molte delle locations dei gemelli Kray sono sopravvissute, ma bisogna dire che ce ne sono abbastanza da garantire un'esperienza da rivivere sulle loro tracce. 

Innanzitutto molte delle locations sono situate nell'East End di Londra, una delle zone più popolari e colpite dai bombardamenti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. 

Caroline Allen inoltre apporta al libro la sua esperienza personale nel raccontare le vicende dei due noti criminali, dato che suo nonno era il barbiere dei due gemelli. 

In realtà, rispetto al film (che per altro è molto bello) questa guida aggiunge profondità alla storia dei due fratelli che nel loro quartiere erano visti un po' come dei Robin Hood, sebbene spesso si siano macchiati di crimini violenti, crimini che li porteranno a passare il resto della loro vita in carcere. 

Anche le due personalità differenti (con Ron più imprevedibile data la sua malattia mentale mentre Reggie è quello più "affidabile") sono analizzate, pur essendo questo libro solo una guida ed essendo presente una nutrita bibliografia

I luoghi in cui imperversò "The Firm" ovver la gang dei Kray sono per lo più Pub , spesso ancora attivi. E' attivo "The Blind Beggar" dove Ronnie Kray sparò a George Cornell , così come altri locali significativi (Pellicci's, in cui i Kray spesso mangiavano) sono ancora presenti sulla mappa. ALtri hanno cambiato destinazione mentre altri ancora sono stati abbattuti. 

Non vengono dimenticate le chiese , come quella in cui si sposò Reggie Kray con Frances Shea (proprio il film Legend ha come punto focale la relazione drammatica tra questa donna e Kray) o quella in cui vennero celebrati i funerali dei due fratelli, dell'amata madre Violet o dell'altro fratello Charles. 

Il libro quindi restituisce tutta un'atmosfera di una Londra in parte perduta "superficialmente" ma che può essere ricercata grazie alle indicazioni. La storia dei Kray riesce ancora ad appassionare per la personalità dei due gemelli, delle loro famiglie e dei loro associati e anche riguardo a molti dei misteri che li circondano (e di cui saprete di più nel libro) .

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo:  The Krays' London - A History and Guide 

Autore: Caroline Allen 

Pagine: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Krays-London-Paperback/p/16123














venerdì 1 gennaio 2021

Dogs - Working Origins and Traditional Tasks di Mike Loades

 Il libro che vi presento oggi, è un fantastico volume che ci porta nel mondo degli animali e in special modo del migliore amico dell'uomo, il cane. 

Il cane è un animale che ha più di tutti risentito della vicinanza con l'uomo. Ogni cane , sebbene oggi, siamo abituati a vederli quasi tutti come animali di compagnia ha avuto un ruolo nelle attività dell'uomo sin dai primordi della storia. Si può anzi dire che abbia facilitato in molte attività lo sforzo e in altre abbia supplito pienamente l'azione dell'uomo. Questo libro, edito da White Owl, e scritto splendidamente da Mike Loades, esperto d'armi e documentarista, è un omaggio ma allo stesso tempo un libro pieno di informazioni sui nostri amici canini. 

Il libro si suddivide in base ai ruoli che ogni razza di cane ha assunto nella storia. Quindi in 12 capitoli abbiamo davanti a noi tutte le attività che i cani hanno svolto insieme all'uomo: Cani da gregge e da transumanza, cani da guardia del bestiame, da slitta, da carretto o da tiro, da carrozza, cani d'acqua, cercatori di selvaggina, levrieri, cani da fiuto, mastini, terrier, cani da compagnia. 

Il libro è il frutto delle esperienze personali di Loades nel gestire i cani di ogni razza nelle attività elencate. Le foto sono fantastiche e ci fanno apprezzare molto bene i dettagli di ogni cane e delle sue peculiarità nel gestire le attività in questione. Ad esempio il famoso Corgi (famoso poichè cane preferito dalla Regina Elisabetta II) è nato come cane da bestiame, e con la sua piccola taglia , come si evince dal racconto di Loades e dalle foto che accompagnano il testo, è molto facile evitare i calci di bovini restii a seguire le indicazioni che questo piccolo cane molto coraggiosamente , abbaiando e anche "mordicchiando" da' a quei giganti (rispetto a lui). Ogni cane del libro è stato "testato" (se si può usare questa parola) da Loades. E' un fattore che rende il libro ancora più avvincente. Il racconto dell'avventura sulla slitta con una muta di Huskies in Alaska è estremamente avvincente e Loades riesce a combinare dettagli tecnici con la sua grande passione per i  nostri amici a quattro zampe. 

E' illuminante notare come alcuni cani siano stati "progettati", attraverso incroci nella storia, per un particolare compito, come ad esempio guidare un pesante carretto (il  che richiede una grande massa muscolare come quella di un Rottweiler) o come i Dalmata, in realtà razza da caccia,  accompagnare una carrozza (compito ormai desueto) al fine di poi proteggere cavalli da eventuali predatori o ladri, una volta che il carro si fosse fermato in qualche stazione di posta. 

Oppure si può guardare al Labrador o al Terranova e alla loro estrema e indispensabile utilità in acqua , nel portare cime da una barca ad un'altra o nel pescare. 

Non mancano poi le varie specialità della caccia in cui si distinguono cani da fiuto, da riporto, e ogni specializzazione che può esserci in questo antico passatempo. 

E poi i temibili mastini o i terrier che inseguono le prede fin dentro le tane. Uno dei cani che più mi ha fatto pensare è il "cane da spiedo". Questa piccola specialità, ormai estinta, era usato per girare lo spiedo attraverso la corsa in una ruota (si , proprio come un criceto di cui, quasi aveva le dimensioni) , prima che le macchine lo sostituissero in casa. Bisogna dire che non doveva essere una vita molto facile. 

Loades riesce, quindi, in un libro estremamente interessante a elencare numerose razze di cani, su cui si concentra elencandone i pregi e difetti dopo averli conosciuti e "utilizzati" personalmente. Questo libro ci fa riflettere su quanto il cane abbia facilitato la vita dell'uomo aiutandolo o sostituendosi ad esso anche per compiti molto difficili e pericolosi (ad esempio la guardia e la difesa di un gregge da predatori) , ma poi sia quasi sempre finito nella categoria dei "cani da compagnia" che in un certo senso ne hanno "nascosto" le qualità intrinseche di ogni razza. Tuttavia Loades riscopre queste qualità innate che lungi dall'essere un peso , invece realizzano il cane "da lavoro" poichè fanno riaffiorare la sua vera natura , ed è un vero piacere vedere questi fantastici animali, all'aperto essere felici nel rendersi utili, enormemente utili, al loro amico uomo. 

Un grazie di cuore a White Owl Books per avermi fornito il libro per la recensione.


Titolo: Dogs - Working Origins and Traditional Tasks 

Autore:  Mike Loades 

Pagine: 352

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Dogs-Working-Origins-and-Traditional-Tasks-Hardback/p/18510