sabato 19 settembre 2020

Armies of Ancient Greece - Circa 500 - 338 BC - History, Organization and Equipment di Gabriele Esposito

 Il libro che vi presento oggi ci porta a conoscere gli aspetti militari delle varie città stato della Grecia antica. La serie di libri, edita da Pen&Sword , è ormai un punto fermo del settore riguardante le antiche civiltà e le loro battaglie e il loro rapporto con la guerra. Infatti la serie "Armies of the Past" coniuga un testo che descrive in modo esauriente il tema trattato con una scelta di foto molto numerosa. Le foto non riguardano reperti polverosi e arruginiti in musei, dove spesso non vengono neanche esposti, ma propone foto a colori di organizzazioni di reenactors che riportano in vita armi, corazze, indumenti, tattiche degli eserciti del passato. 

Gabriele Esposito, autore del nostro libro ( e di altri della stessa serie già recensiti qui : https://omneignotopromagnifico.blogspot.com/2019/08/armies-of-hellenistic-states-323-bc-ad.html  e qui : https://omneignotopromagnifico.blogspot.com/2019/12/armies-of-celtic-europe-700bc-ad106.html ) ci porta a fare un viaggio un mondo che forse molti di noi conosce per i suoi studi a scuola, ovvero l'epoca abbastanza lunga delle città stato greche e delle loro lotte interne e contro il grande nemico Persiano. Questa fase della storia, così conosciuta per altri aspetti che esulano da questa recensione (l'aspetto filosofico, artistico, sociale e politico) fu foriera di grandi rivoluzioni anche nell'ambito della guerra, che vide dopo una serie di scontri di epoca arcaica e posteriori alla caduta della grande civiltà micenea, l'affiorare di due grandi città dalle caratteristiche politiche e sociali contrastanti, ovvero Atene e Sparta. Esposito e la sua narrazione ci illustrano gli enormi cambiamenti che portarono alla nascita della guerra oplitica, ovvero del fante armato di "panoplia", la combinazione di elmo, corazza, schinieri, scudo , lancia e spada insieme ai cambiamenti sociali e agli scontri fra le "poleis" greche che videro l'affermarsi di poche città su altre. Uno dei fattori coagulanti di una identità greca rispetto a un pericolo esterno fu proprio lo scontro decennale con i Persiani, che vide respingere la minaccia achemenide e lo sviluppo di rivalità ancora più forti tra le due città rimaste vittoriose sul campo: Sparta e Atene. 

Anche il neofita conosce la storia degli spartani di Re Leonida che difende le Termopili fino all'annientamento (grazie anche al famoso fumetto e film "300") ma tuttavia molte furono le battaglie che seguirono. Esposito ne parla nel capitolo 4.

In seguito il vuoto di potere lasciato dai persiani sconfitti fu assorbito da Atene che iniziò a ingrandirsi e a dettare legge, cosa non certo gradita alle altre città e sopratutto a Sparta. E' il tempo della Guerra del Peloponneso, dal nome della penisola dove si trovava la città lacedemone. 

In seguito si affermeranno altri protagonisti, mentre Sparta, vide il suo sistema politico pian piano affossare le sue speranze di mantenere un predominio sui vicini. E' l'epoca di Tebe e della famosa unità di opliti nota come "Banda Sacra", ma le città stato greche dopo secoli di guerra hanno esaurito la loro spinta vitale e si trovano in balia di un nuovo potere che si affaccia sulla scena, ovvero la Macedonia di Filippo II e poi Alessandro il Grande. Il periodo definito "classico" finisce e inizia quello noto come "ellenistico".  

Il libro di Esposito come altri della serie è un'ottimo punto di partenza per conoscere il periodo classico della Grecia delle città stato. Città come Sparta, Atene, Argo, Corinto, Tebe e altre che si danno battaglia per il predominio del territorio formando leghe e combattendo su terra e su mare. Vi è un giusto equilibrio tra il racconto degli eventi e la narrazione dei progressi tattici e strategici degli eserciti, che si influenzano e adottano armi e strategie dai nemici. La fase dalla guerra "eroica" a quella oplitica fino alla falange di tipo macedone è ben definita nel racconto così come negli ultimi due capitoli sono esaminate abbastanza bene le varie organizzazioni militari dei principali protagonisti , alcuni con delle peculiari tradizioni (tipo gli Spartani). Vengono poi esaminate le varie tipologie di armi ed equipaggiamento dei soldati con le motivazioni dietro l'adozione di ogni oggetto. 

Una parte importantissima del libro è data dalle foto che ritraggono tutte un'associazione (basata in Spagna) che ha fatto della ricreazione del periodo oplitico la sua ragione d'essere. Non ho dubbi che lo sforzo e l'attenzione ai dettagli da parte di questi reenactors sia massima, e che in principio, questo tipo di attività possa portare a fare nuove scoperte e migliorare la nostra conoscenza delle armi. 

Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.


Titolo: Armies of Ancient Greece - Circa 500 - 338 BC - History, Organization and Equipment 

Autore: Gabriele Esposito

Pagine: 194

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Armies-of-Ancient-Greece-Circa-500-to-338-BC-Hardback/p/17683




















mercoledì 9 settembre 2020

Seaforth World Naval Review 2020 - Edito da Conrad Waters

 Come ogni anno si rinnova l'appuntamento con il "Seaforth World Naval Review", ovvero uno studio onnicomprensivo sulle marine del mondo moderno. In questo volume, aggiornato al 2020 (in realtà il volume è stato stampato nel 2019), vengono analizzate le varie marine del mondo in un periodo, come quello odierno che vede alcuni cambiamenti a livello mondiale. Al momento della recensione siamo ancora in un periodo di pandemia e non sappiamo come reagiranno i vari budgets militari a questa emergenza, ma tuttavia si può senza dubbio affermare che si è tornati a una politca di blocchi più o meno contrapposti, per il momento incruentemente. 

Il libro, che analizza l'attualità militare, prende nota di un riarmo di Russia (necessario visto lo stato in cui versava alla fine della Guerra Fredda) e Cina (che però è anche parte di un trend che investe la crescita economica di altri paesi asiatici) e di un loro avvicinamento per far "fronte comune". Allo stesso tempo alcune marine cercano nuove strade per riaffermare una vecchia egemonia o almeno provarci (è il caso della Royal Navy). 

Il libro, curato da Conrad Waters e pubblicato ovviamente dalla casa editrice di storai e temi navali "Seaforth" riprende la solita struttura presentando lo stato delle varie marine mondiali raggruppate regionalmente. Così abbiamo a partire dal capitolo 2.1 Nord e SudAmerica, 2.2 Asia e il Pacifico, 2.3 Africa e Oceano Indiano,  2.4 Europa e Russia, cui seguono tre articoli approfonditi riguardanti la Royal Navy, la Marina Tedesca e quella Finlandese. In ognuno di questi articoli vengono analizzati vari aspetti della marina in questione, ed essi sono scritti da esperti locali. 

Nella terza sezione invece vengono esaminate tre navi di particolare interesse che sono la nuova Corvetta Classe Kamorta della Marina Indiana, ovvero una soluzione tutta nazionale da parte di una marina in ascesa , la Nave Rifornimento Tide, essenziale per la strategia odierna della Royal Navy di riassicurarsi una presenza in ogni parte del globo e infine l'analisi del sottomarino americano SSN Virginia, una classe costruita in più di trenta esemplari.

La quarta e ultima sezione del libro ci porta a conoscere gli sviluppi dell'Aviazione Navale e gli ultimi progressi, con paesi che sono ritornati ad impiegare aerei imbarcati dopo 70 anni (il Giappone) , Tecnologie sottomarine future (a cura del prolifico autore Norman Friedman) e un interessante articolo sulla dotazione di sottomarini nucleari da parte della Marina Brasiliana. 

La "Seaforth World Naval Review" è arrivata alla sua seconda decade di pubblicazione e provvede ad informare l'appassionato di storia militare, di attualità o il semplice curioso in modo semplice ed esaustivo. 

Un grazie di cuore a Seaforth Publishing per avermi fornito il libro per la recensione.

Titolo: 

Seaforth World Naval Review 2020

Autore: Conrad Waters/Vari

Pagine: 192


























martedì 8 settembre 2020

Painting Wargaming Figures - Rome's Northern Enemies - British, Celts, Germans and Dacians di Andy Singleton

 Andy Singleton torna con un suo libro di consigli su come dipingere le nostre miniature in scala 28mm e 15 mm! Dopo i primi due libri recensiti , qui ( https://omneignotopromagnifico.blogspot.com/2020/01/painting-wargaming-miniatures-early.html ) e qui ( https://oldbarbedwire.blogspot.com/2019/05/painting-wargames-figures-wwii-in.html ) , l'autore con il suo libro edito da Pen&Sword ritorna al mondo antico , con i consigli su come dipingere i temibili avversari delle antiche legioni Romane, ovvero i Celti, i Germani e i Daci. 

Dopo una fase introduttiva perfettamente identica al precedente volume riguardante le truppe Romane del primo Impero, con alcune sezioni aggiunte (estremamente utile quella dedicata ai materiali "filler"), il libro entra nel vivo con le sezioni riguardanti la pittura della corazza ad anelli, peraltro abbastanza diffusa tra i vari eserciti sia Romani che "Barbari" (non si offendano gli amici e sostenitori dei popoli che vengono trattati in questo libro!). Va detto che questa praticissima corazza, che consentiva una grande distribuzione del peso e una protezione abbastanza buona fu proprio inventata dai fabbri Celtici e poi diffusasi con quel processo di vittoria+acquisizione tipico dei romani. Singleton da' diversi consigli su come dipingere questa "lorica hamata" (questo il nome datole dai romani), consigli che fanno risaltare enormemente i nostri piccoli figurini dotati di questo tipo di protezione! Nella stessa sezione viene spiegato come realizzare due ottime colorazioni per le lance dei Germani, che ne facevano un uso preferenziale rispetto alla spada.

Nella terza sezione del libro l'autore affronta la questione degli scudi. Questi erano uno status symbol per i nobili Celti che spesso su di essi sfoggiavano disegni molto accesi e pittoreschi. Vengono date due opzioni, uno scudo colorato manualmente e uno con decalcomanie. Allo stesso tempo vengono dati dei piccoli consigli per far apparire entrambi i tipi come vissuti e usati in battaglia. Davvero realistico!

La quarta sezione è dedicata agli indumenti, E' una parte che molti dovranno osservare attentamente. Spesso dipingendo un grande numero di figurini è facile dopo un pò perdere la fantasia e iniziare a sfornare dei cloni. Gli esempi portati da Singleton ci faranno ovviare in parte a questo problema con diverse varianti. Segnalo la semplicità ma allo stesso tempo il grande effetto del tartan dipinto su un figurino Celtico a pagina 60.

La quinta sezione è la prima delle due che mi hanno colpito di più. La sezione riguarda la colorazione dei corpi, con i necessari tatuaggi per le popolazioni che ne facevano più uso (Celti e Daci). Allo stesso tempo viene realizzata una figura ispirandosi ad una descrizione classica del popolo degli Harii, che si dipingevano tutto il corpo con un pigmento scuro per incutere maggior paura. 

Anche la sesta sezione è utilissima, perchè può essere utilizzata per altri periodi storici. Essa riguarda la pittura dei cavalli e dei loro finimenti. Davvero estremamente utile e piena di consigli e piccoli trucchi per rendere realistiche le cavalcature. Allo stesso tempo viene velocemente analizzata una biga , utilizzata principalmente tra le popolazioni Celtiche. 

L'ultima sezione è dedicata alle basi, che sono essenziali se si vogliono realizzare figurini per il wargame. Anche qui vengono dati ottimi consigli, ma sia chiaro la fantasia può creare molteplici alternative e la sezione è solo uno spunto.

Chiude il libro un'ottima appendice che illustra i vari produttori di figurini elencati per scala. 

Il libro è un'altra piccola perla da parte di Andy Singleton che stavolta sceglie di trattare tutti i popoli nordici nemici di Roma. Ogni piccola sezione contenente i consigli per la pittura contiene dei dati che possono essere seguiti facilmente e che danno il tipo di pennello e il colore usato (Vallejo). Il modellista e l'appassionato viene guidato passo dopo passo dall'esperienza di Singleton che produce un altro grande libro utilissimo per chi vuol realizzare fantastici e realistici wargames e ottimi diorama in scala ridotta!


Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.


Titolo:  Painting Wargaming Figures - Rome's Northern Enemies - British, Celts, Germans and Dacians 

Autore: Andy Singleton

Pagine: 117

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Painting-Wargaming-Figures-Romes-Northern-Enemies-Paperback/p/17747