Devo essere sincero prima di iniziare questa recensione: non sono mai stato un grande appassionato di Antico Egitto (a dire il vero neanche del nuovo). E non lo sono stato proprio per molti dei motivi per i quali il Dr. Nicky Nielsen confuta molte delle credenze popolari sull'Antico Egitto, quelle contenute nel suo libro, edito da Pen&Sword History. Quelle credenze più che farmi avvicinare allo studio delle antiche Dinastie, a quella sequela di nomi difficili e dall'enormità del tempo che passa rispetto alla "nostra" storia occidentale mi hanno invece sempre "respinto". Non ho dubbi che ci sia un certo fascino, indotto più dai media moderni (novelle, film ) che hanno creato in me una fascinazione o un'atmosfera da "esploratori" alla scoperta di quell'anello di congiunzione che spieghi un po' di più della storia (più che eventuali eventi ultraterreni, siano essi biblici o extraterrestri), ma il confronto con l'enormità di tutto quello che è "Egizio" mi ha sempre lasciato un po' a metà strada, e io sono uno che facilmente si fa affascinare da qualsivoglia evento storico. Tuttavia ho iniziato da subito ad amare invece lo stile di questo libro, non certo "accademico" ma che indaga più che nella storia dell'Antico Egitto ( e non lo potrebbe certo fare in 224 pagine!) nella "nostra" fascinazione di occidentali verso quel mondo definito "altro" sin dall'antichità.
E' uno degli aspetti infatti più appassionanti vedere come anche gli antichi avevano spesso molte delle nostre (delle mie!) percezioni verso l'Antico Egitto, verso questo mondo "al contrario" rispetto ai pur (relativamente) vicini mondi Greco e Romano (con il quale da italiano, non me ne voglia il Dr. Nielsen, mi identifico in pieno anche a distanza di millenni). E' interessante anche scoprire come vi sia stata una costruzione del mito dell'Antico Egitto dovuto a stratificazioni di periodi, che vide la sua esplosione con il viaggio dei "savants" al seguito della spedizione di Napoleone sul finire del 1700. Il ritrovamento della Stele di Rosetta fece uscire i geroglifici e con essi tutto il mondo Egizio, dal cono d'ombra della magia in cui era stato relegato nei secoli passati. Fu l'inizio di una storia d'amore mai finita tra gli occidentali e l'Egitto, una storia d'amore e di ossessione (per riprendere il titolo) non sempre ben compresa e non sempre onesta, anzi possiamo dire forse anche troppo spregiudicata nel trattamento delle reliquie, opere architettoniche e sopratutto il gran numero di mummie recuperate dalle varie sepolture. Ma ad un certo punto la normale passione e la fruizione turistica dell'Egitto, con tour, visite ai vari siti, prende una strada molto tortuosa, grazie a romanzi, teorie, neo-religioni. Come oggi una fake news si propaga fino a diventare parte di una coscienza collettiva di parte della popolazione, anche in passato, come Nielsen dimostra con il caso , ad esempio, dei granai di Giuseppe (riferiti all'uso delle Piramidi), un piccolo brandello di storia di una pellegrina dei primi secoli cristiani, di ambito religioso, viene rielaborata fino a creare teorie e "mostruosità" pseudo scientifiche". La seconda parte del libro di Nielsen esamina appunto questo aspetto preponderante che ormai salta fuori quando si parla di Antico Egitto , ovvero la "teoria degli antichi viaggiatori" sulla costruzione delle Piramidi, il loro ruolo e la loro relazione con altre strutture "ciclopiche" del passato. Come ho detto all'inizio sono proprio queste le cose che mi tengono lontano da uno studio o passione seria verso la storia Egizia , più che attrarmi verso di essa. Nielsen confuta (ma in effetti non ci vuol molto) queste teorie che purtroppo persistono e affascinano, ma che possono servire come veicolo verso una storia che risulta affascinante anche senza omini verdi provenienti da mondi lontani.
L'Antico Egitto è un periodo complesso che spesso nella storia è stato "usato" da fazioni politiche (anche recentemente) e da ciarlatani, teorici, novellisti, poichè ha enormi spunti di storie, un fascino dovuto ai luoghi umani e naturali, una storia millenaria. Sebbene poi a ben vedere i periodi più conosciuti sono quelli relativi all'oscuro (fino alla scoperta della sua tomba da parte di Howard Carter) faraone Tutankhamon e alla greca Cleopatra, figure diversissime come un astronauta lo può essere da un abitante di Atene nel V° secolo a.C. Il fascino dell'Egitto è nella sua storia, ma la nostra "ossessione" è stata forgiata da stratificazioni succedutesi sopratutto negli ultimi due secoli, con Champollion e i geroglifici, i tour, le mummie e il loro sfruttamento "mediatico" con romanzi e film le "maledizioni" nelle aperture di tombe dovute a semplice mancanza di materiale giornalistico, e oggi le banali se non nefaste teorie cospirazioniste. Nielsen scrive un libro che ho amato leggere e che ripercorrerò in futuro quando mi capiterà di vincere la mia ritrosia verso l'Antico Egitto e la sua "reale" (e non filtrata) conoscenza. A volte il nostro autore perde qualche colpo ( la discussione sugli attori e la loro etnicità, la credibilità "storica" di una certa nota emittente dei nostri giorni e qualche commento politico forse un po' troppo snob) ma nel complesso questo libro è una bellissima scoperta , scritto in modo intelligente e piacevole!
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione!
Titolo: Egyptomaniacs - How We Became Obsessed with Ancient Egypt
Autore: Nicky Nielsen
Pagine: 224
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Egyptomaniacs-Hardback/p/17951
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