domenica 6 settembre 2020

The Nonconformist Revolution - Religious Dissent, Innovation and Rebellion di Amanda J. Thomas

 Il libro che vi presento oggi, edito da Pen&Sword e scritto sapientemente da Amanda J.Thomas è uno sguardo nuovo su una storia che forse tutti crediamo di conoscere. 

Nel nostro libro di oggi, infatti lo sguardo sulla storia britannica e sulla Rivoluzione Industriale parte da lontano, molto lontano. 

La storica Amanda J. Thomas, già autrice di diversi libri di storia sociale, tesse sapientemente le trame di un pensiero che si forma in seno alla popolazione britannica e che poi da estremamente minoritario cambia la storia del paese e del suo destino nel mondo. 

Se noi chiedessimo cosa è stato il medioevo, la maggior parte delle persone risponderebbe che è stato un periodo buio, di ignoranza, scarsa igiene e malattie. Proprio il punto più oscuro di quel periodo storico però porta con sè i germogli di una rivoluzione culturale. E' la tesi della storica che fa partire il cambiamento dai postumi della famosa epidemia di Peste Nera che colpì l'Europa nel 14° secolo. 

Proprio quella enorme tragedia, abbattutasi su una massa di persone , sostanzialmente illitterate, fa scaturire il bisogno di alternative sociali, ma sopratutto religiose. La vecchia fiducia incondizionata alla Chiesa Cattolica, viene scossa da piccoli rivoli di pensiero religioso non conforme. E' il pensiero di Wyclif ad esempio, che ispira movimenti religiosi e rivolte sociali come quella di Wat Tyler del 1381. 

Se guardiamo alla storia dell'Inghilterra prima e del Regno Unito poi, troveremo una vena di rivolta che va di pari passo con lo stereotipato tradizionalismo britannico. E' proprio su questa linea di pensiero che investe in modo molto brillante la Thomas. Questa vena trova ovviamente lo sfogo e affiora prepotentemente con  lo scisma anglicano, ma allo stesso modo, trova delle forze di contrasto. L'estabilishment forse non è pronto per idee religiose diverse da quelle canoniche (ricordiamo che la Chiesa Anglicana fa sue molte delle pratiche della bandita Chiesa di Roma) e le contrasta ferocemente sia in termini di dottrina che a livello sociale. 

Un altro filone di pensiero insito nel libro è quello dell'arricchimento di idee e di cultura da parte dei profughi religiosi scappati dal continente. Persone di varie nazionalità dei paesi del nord Europa che portarono conoscenze e fecero fare un salto di qualità alle industrie locali. 

Un altro snodo cruciale è il fiorire della stampa che porta con se' una maggiore diffusione dell'istruzione e della consapevolezza dei propri diritti come cittadini e in quanto credenti. Il fiorire della stampa è accompagnato da nuove "sette" come i Quaccheri, o "Amici" che riescono ad affermare una loro influenza e fare proseliti in un Inghilterra sull'orlo della guerra civile. 

Il capitolo riguardante la Guerra Civile e le sue cause è allo stesso modo interessante e rivela la grande ricerca in piccoli e forse spesso sottovalutati aspetti sociali riguardanti lo schierarsi tra le due fazioni (Realisti e Parlamentari). Allo stesso modo è interessante la discussione che afferma che i Quaccheri fossero una delle minoranze religiose con maggior successo negli affari. Le proprie "cellule" (e forse uso un termine improprio) che si incontravano lungo le strade e presso luoghi ben definiti, erano un ottimo modo di propagare idee religiose, conoscenze, amicizie e quindi affari. I Quaccheri erano nell'immaginario popolare molto affidabili, per la loro innata onestà dovuta ai principi religiosi seguiti e potevano, grazie alla vita frugale che facevano disporre di grande capitale. Non è un caso che molte delle prime personalità legate alla Rivoluzione Industriale di epoca georgiana fossero di credo Quacchero. Allo stesso modo è importante l'influenza delle donne nell'ambito delle famiglie nonconformiste, sia per quanto riguarda l'istruzione, sia per quanto riguarda la vera e propria carica di innovazione. 

Ma questo pensare "fuori dagli schemi" passò dalla critica all'estabilishment religioso a quella a quello civile e in un certo senso alla Monarchia. Anche dopo la Restaurazione, questi pensieri, nonostante il fallimento dell'Interregno di Cromwell, continuarono a proliferare e a trovare spazio nelle varie discussioni delle molte associazioni di polimatici e di persone comuni. Uno dei luoghi natii di un certo dissenso fu la città di Lewes, famosa per avere una organizzazione che ne permetteva una certa libertà nel limite dei tempi. Essa era famosa per accogliere molti pensatori non conformi. Tra questi vi fu Thomas Paine al quale la Thomas dedica i capitoli finali. Non svelo molto di più perchè il libro va letto e vi assicuro che vi farà vedere in modo differente alcuni processi storici dati per scontati. 

L'idea di un dissenso che si trasforma , dalla mitizzazione dei tempi dei Sassoni oppressi dal nuovo governo dei Normanni, passando per le terribili e crudeli rivolte del medioevo fino alla Guerra Civile e ai germogli della Rivoluzione Industriale , l'idea di un rivolo di ribellione, un qualcosa che forse è sempre stato proprio del popolo anglo sassone e che troverà piena realizzazione nella Rivoluzione Americana è il nodo cruciale del libro. Amanda J. Thomas compone un libro che descrive bene questo fiume che poi diventa un mare e porta all'età moderna. Voglio inoltre evidenziare come oltre alla ricerca storica, è presente una non indifferente ricerca negli archivi e nella genealogia di molti dei personaggi presenti nel libro. Chi abbia fatto alcune piccole ricerche sulle proprie famiglie (e questo vale in Italia, da dove scrivo, come in UK) sa che l'inganno, il parente che non sapevi di avere o quello che pensavi di avere ma non risulta dai registri è sempre dietro l'angolo. Un altro punto a favore della capacità e della pazienza di Amanda Thomas. Un libro che consiglio caldamente. 


Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.


Titolo: The Nonconformist Revolution - Religious Dissent, Innovation and Rebellion 

Autore: Amanda J. Thomas

Pagine: 278

Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Nonconformist-Revolution-Hardback/p/17785



















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