Oggi Hoskins torna con un libro che esamina più da vicino un altro aspetto di quel lungo conflitto, ovvero le capacità militari di uno tra i maggiori comandanti del medioevo , Edoardo detto "Il Principe Nero" e il sovrano francese che gli si oppose Giovanni II detto "Il Buono".
Il libri di Hoskins esamina alcune fasi della lunga guerra a cominciare dallo sforunato assedio da parte di Giovanni della cittadina di Aguillon, nel 1346 e di Breteuil nel 1356.. La scelta di Hoskins è quella di alternare gli episodi bellici che videro i due personaggi storici e io pur apprezzando la guerra d'assedio (per la quale si rimanda al precedente volume di Hoskins) ho apprezzato maggiormente la parte centrale del libro che comprende ovviamente le imprese del Principe Nero, come la "chevauchee" del 1355 e la battaglia di Poitiers dell'anno dopo (anch'essa partita come una chevauchee). Questo tipo di tattica che oggi forse impropriamente definiremmo un raid (il raid è ovviamente fatto in modo molto più veloce rispetto alla chevauchee) era , come dice il termine , una cavalcata volta a creare caos nel territorio nemico, con un esercito che si muoveva vivendo del territorio su quale passava, bruciando villaggi e distruggendo opere e fortificazioni. La chevauchee del 1355 partì dall'Aquitania (al tempo parte del dominio inglese) situata sulla costa sud occidentale della Francia e si orientò verso la Linguadoca, per punire un signore che non aveva riconosciuto la signoria inglese. Questo raid ante litteram arrivò fino al mediterraneo creando problemi per il re francese che si sarebbero rivelati decisivi anche per gli anni a venire, visto che lo privarono di grosse entrate dal punto di vista delle tasse. Poitiers e la battaglia che passò alla storia per la cattura di Giovanni II occupano il capitolo più sostanzioso del libro visto che i due comandanti si trovarono di fronte vicino alla località che già era stata decisiva secoli prima per fermare l'avanzata dei mori. Hoskins esamina con estrema cura il terreno e i movimenti dell'esercito, e come nei primi capitoli di presentazione , confronta il comportamento dei due comandanti con le opere antiche di Sun Tzu (probabilmente non conosciuto dai due strateghi) e del romano Vegezio. Allo stesso tempo le due strategie dei comandanti vengono scandagliate alla luce dei principi militari odierni.
Hoskins senza dubbio è uno storico molto attento alle fonti e il capitolo sulla battaglia di Poitiers lo dimostra anche con un'appendice dedicata alle ipotesi sul vero luogo della battaglia.
Il libro è completato da un capitolo, sempre riguardante il Principe Nero e la sua battaglia, in aiuto di Pedro il Crudele, per il trono Castiglia contro Enrico di Trastamara a Najera nel 1367. Questa battaglia , che vide forze provenienti da vari eserciti e tradizioni militari, fu strategicamente molto diversa dalle battaglie inglesi dell'epoca e per questo merita molta attenzione.
Il Principe Nero fu un grande condottiero e questo è un libro che indaga sul suo modo di comandare in battaglia, ma anche sul suo carisma come guida di uomini. Giovanni II invece fu re (a differenza del Principe Nero che morì prima di suo padre Edoardo III) con molti difetti, ma anche pregi quali le riforme militari che crearono un esercito permanente per la Francia, con il risultato della vittoria finale (dopo però molte battaglie e sangue sparso) nel 1453 a Castillon. Hoskins con un libro molto agevole da leggere e appassionante, esamina le due personalità in modo soddisfacente. Le stesse mappe che illustrano gli scontri sono ottime.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: The Black Prince and King Jean II of France - Generalship in the Hundred Years War
Autore: Peter Hoskins
Pagine: 208
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/The-Black-Prince-and-King-Jean-II-of-France-Hardback/p/18568
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