Qui diciamo che siamo in un territorio abbastanza vasto, poichè si esaminano 20 anni di eventi, in un libro abbastanza breve , che in certe parti risulta estremamente interessante (spingendo il lettore a volerne sapere di più) mentre in altre dimostra di rallentare il racconto e l'analisi andandosi a impigliarsi in ragionamenti tortuosi o che nulla aggiungono al valore e al significato del testo. L'entusiasmo dell'autore dimostrato nel suo precedente libro, infatti spesso gioca a sfavore, soprattutto quando tocca l'analisi del Domesday Book, ovvero un censimento generale dei territori racchiuso in due libri, che servì a rendere il sistema fiscale inglese tra i più avanzati , se non il più avanzato d'Europa.
Un cenno va ovviamente fatto al titolo che parla di "collusione" quasi dandone un significato negativo riguardante un "collaborazionismo" degli Anglo Sassoni verso Guglielmo (non verso i normanni e presto sarà spiegato perchè). Il Regno Inglese infatti si trovò in grandi ristrettezze e dovette fronteggiare diverse problematiche derivanti da una concezione "errata" della Conquista da parte degli stessi baroni normanni. Fu proprio Guglielmo grazie alla collaborazione dei funzionari (e della rimanente parte di esercito anglosassone) a sventare molti di questi problemi, con la creazione di un sistema fiscale che potesse evitare le molte frodi e evasioni da parte dei baroni. E' nota la vicenda di Oddone di Bayeux, vescovo e fratellastro di Guglielmo, che cadde in disgrazia e fu imprigionato. Le fonti presero le parti di Oddone e accusarono l'empio Guglielmo di "cupiditas", ma Wright analizza bene la vicenda affermando che in realtà era Oddone che era un cattivo suddito del suo reale fratellastro. In questo caso siamo di fronte a "informatore" che passò dal servizio di Oddone a quello del Re portando con sè la conoscenza delle frodi.
Oddone pagò con la prigionia e fu liberato solo dopo la morte del Re, andando a morire in Sicilia durante la crociata e venendo seppellito a Palermo. Wright riabilita Guglielmo , sovrano illuminato che cercò di coinvolgere i suoi sudditi anglosassoni nella gestione dello stato e cercando di frenare i riottosi baroni normanni. In questo caso siamo di fronte ovviamente alla smentita della vulgata della "resistenza" anglosassone che è frutto di un'ideologia protonazionalista. La collaborazione (più che la "collusione") di normanni e anglosassoni fu la realtà dei fatti, con i secondi che accettarono di buon grado un sovrano "straniero". Alcuni dei capitoli finali illustrano bene la situazione delle varie contee, dando spunti di analisi ulteriore ad appassionati storici. Dal canto mio è un libro che mi ha lasciato alcune curiosità da approfondire (ed è un bene) anche se non l'ho trovato brillante come il precedente, sempre edito da Frontline Books, sulla decodificazione dell'Arazzo di Bayeux. Tuttavia è un libro non banale che getta la base per ulteriori approfondimenti.
Un grazie di cuore a Frontline Books per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: English Collusion and the Norman Conquest
Autore: Arthur C. Wright
Pagine: 224
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/English-Collusion-and-the-Norman-Conquest-Hardback/p/17995