La storia delle successione nel regno d'Inghilterra non è stata sempre semplice come ci appare oggi. La linea di sangue che collegava il primo sovrano normanno Guglielmo il Bastardo poi conosciuto come Guglielmo il Conquistatore quando si prese l'Inghilterra dalle fredde mani di Aroldo, re anglosassone, non conobbe la fortuna che il suo fondatore ebbe in battaglia. In questo bel libro, scritto da J.F. Andrews, pseudonimo di uno scrittore molto preparato sui fatti narrati, per la casa editrice Pen & Sword, ci imbarchiamo in un viaggio alla ricerca di questi eredi designati che però non ottennero mai la corona. Gli "eredi perduti" sono un aspetto della storia del Regno d'Inghilterra e della dinastia dei Plantageneti (che seguirono ai Re Normanni con il matrimonio di Matilda, nipote del conquistatore e figlia del suo terzo figlio Enrico I - e vi starete chiedendo...e i primi due? Ma dovrete leggere il libro per sapere la storia completa! - con Goffredo d'Angiò), che non hanno ricevuto moltissima attenzione dagli storici. Ma queste figure, alcune tragiche, altre sfortunate (come Roberto Cosciacorta che pur essendo il primogenito del Conquistatore non ereditò il Regno d'Inghilterra ma solo il Ducato di Normandia) , altre ancora non predisposte per il trono come Enrico il Giovane Re, figlio di Enrico II che lo aveva nominato re quando era ancora in vita e fatto incoronare , caso unico nella storia inglese sono affascinanti quanto e più dei re che si sono susseguiti sul trono dal 1066 al 1485, data ultima del periodo trattato dal libro. Il 1485 segna infatti la morte dell'ultimo re plantageneto, il molto vilipeso Riccardo III, per mano del pretendente Enrico Tudor, diventato poi Enrico VII. Questo evento, la Battaglia di Bosworth Field segna indicativamente (anche se alcuni storici fanno terminare il conflitto dinastico più in avanti) la fine della Guerra delle Rose , ovvero il conflitto dinastico per eccellenza, sebbene nato solo per avere la preminenza in tema di consiglieri presso la corte di Enrico VI, figlio di Enrico V vincitore di Azincourt.
Non è compito di questa recensione elencare tutti i fatti che hanno portato alla Guerra delle Rose cui sono dedicati gli ultimi tre capitoli del libro, ma devo dire che il nostro J.F. Andrews rende semplici e piacevoli le storie intricate delle varie successioni, trattando il materiale raccolto con una passione e un piacere come se stesse raccontando una storia di famiglia.
E' interessante notare che senza soluzione di continuità, sebbene vi sia stato un periodo di circa 150 anni in cui apparentemente la corona passò dal padre al primogenito, tra il 1216, data della morte di Giovanni Senzaterra al 1377 data della morte del formidabile Edoardo III, sin dall'inizio del governo di Guglielmo I, il regno ebbe problemi di successione. Il libro quindi ha molto materiale storico da cui attingere per presentare questi "eredi perduti".
Che dire di più? Ho amato leggere di queste figure alla ricerca del potere che per consuetudine o legge spettava a loro. Molti ebbero sfortuna, alcuni furono impreparati agli eventi che portarono altri parenti sul trono, alcuni sarebbero sicuramente stati dei grandi re , come Edoardo il Principe Nero, che morì prima di suo padre Edoardo III, come sopra sopra già egli un ottimo re. Chissà come sarebbe stata la storia con questi re alternativi possiamo chiederci, ma questo non è un libro ucronico, i fatti narrati sono estremamente appassionanti e sono accaduti realmente.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Lost Heirs of the Medieval Crown - The Kings and Queens Who Never Were
Autore: J.F. Andrews
Pagine: 200
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Lost-Heirs-of-the-Medieval-Crown-Hardback/p/16791
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