Abbiamo tutti l'idea del Te' come bevanda raffinata, gustata in splendidi salotti vittoriani o edoardiani con set di tazzine e biscotti, in compagnia di dame e gentiluomini. Ma questa idea (in certi casi corrispondente esattamente alla realtà) è stata solo una delle ultime fasi della lunghissima storia della bevanda, partita dall'estremo oriente e arrivata ad identificare un popolo come quello britannico.
Il libro che vi presento oggi ci fa fare un viaggio nella storia del Te', nell'oscura storia del Tè, ed è stato scritto dall'esperta di storia del cibo Seren Charrington-Hollins per la casa editrice Pen&Sword.
La storia della bevanda nota come Tè o meglio come Ch'a nasce nell'antica Cina qualche migliaio di anni fa. Non è facile scoprire le vere origini di questa bevanda, poichè molte erano le infusioni di erbe create per ragioni mediche o per semplice rimedio. Tuttavia è certo che l'introduzione del Te' in Europa è relativamente recente rispetto alla sua storia millenaria, e che insieme alle altre bevande importate (Caffè, Cioccolata) nei primi tempi era una prerogativa delle elite, dato che il costo delle foglie era abbastanza proibitivo.
Locande dove veniva bevuto il Tè erano diffuse già verso la fine del 1600, circa un centinaio di anni dopo l'introduzione in Europa, ma non dobbiamo immaginare questi locali come dei luoghi di solo consumo , ma anche come veri e propri luoghi in cui fiorivano discussioni e si scambiavano idee, anche spesso sediziose. Dopo la restaurazione degli Stuart infatti i nuovi re cercarono di limitare le attività di queste "Tea Houses" ma il Tè aveva tanto preso piede che furono leggi controproducenti per la popolarità dei regnanti. Nel secolo successivo, il 18°, il Tè conquistò, grazie all'abbassamento del prezzo, anche le classi meno abbienti, così da creare nuovi consumatori e allo stesso tempo nuovi critici di questa bevanda, ritenuta nociva al pari degli alcolici come il gin che aveva in parte soppiantato.
Tuttavia di pari passo alla diffusione del Tè sorgevano nuovi problemi come l'adulterazione delle varie qualità della bevanda e il contrabbando che spesso si risolveva in violenza.
Il 1800 è il secolo in cui il Tè ormai è diffusissimo in Europa e specialmente in Gran Bretagna di cui diventa la bevanda nazionale. Il consumo ormai è a livelli altissimi e si intreccia in uno dei tipici commerci triangolari con quello dell'oppio, per il quale scoppiano due guerre con la Cina. Questa è una pagina abbastanza nera dell'Inghilterra vittoriana, che, semplificando, cercava di scambiare il Tè prodotto in Cina e richiestissimo in patria, con l'Oppio prodotto nelle sue colonie e venduto, o meglio imposto,ai cinesi che ne avevano ormai una dipendenza.
Tutto questo portò all'esigenza di non dipendere dalla Cina per questa bevanda, ma di creare piantagioni in India, nella regione dell'Assam. Anche qui lo sfruttamento del lavoro intensivo dei contadini locali e importati da altre parti dell'India , hanno scritto pagine nere, edulcorate per il pubblico britannico che non doveva vedere come la sua bevanda preferita fosse prodotta a costi umani enormi.
Il libro , scritto dalla Charrington-Hollins, è illuminante perchè elenca una serie molto nutrita di fatti oscuri e non molto edificanti, riguardanti la storia del Tè. Questo è certamente vero per ogni prodotto che ha generato un consumo di massa, ma in un certo modo, fa cambiare leggermente punto di vista, sull'idealizzazione del Tè come bevanda da assaporare in un clima di tranquillità e quasi rituale (come è ancora in alcune parti del mondo). I due capitoli finali del libro sono molto interessanti perchè si addentrano nei cambiamenti del modo di bere e servire il Tè , con tutta un'industria di porcellane che crebbe di pari passo con il consumo, oltre che i modi di facilitare la preparazione (con l'introduzione della bustina in luogo delle foglie sfuse). Proprio alle foglie sfuse è dedicato il capitolo finale con un altro effetto collaterale della consumazione del Tè, ovvero l'arte di leggere nei fondi del Tè da parte di persone dotate di poteri divinatori e molta fantasia. Una divertente guida sulle forme (e sul loro significato)che potrebbero prendere le foglie depositatesi sul fondo della tazzina e riversate nel piccolo piattino completa il libro.
Il libro è un bellissimo, a tratti inquietante, viaggio nella storia di una bevanda che ha definito le abitudini e forse anche il carattere di un popolo come quello britannico.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: A Dark History of Tea
Autore: Seren Charrington-Hollins
Pagine: 176
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/A-Dark-History-of-Tea-Hardback/p/17270
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