Il soldatino in questione riproduce un periodo poco "battuto" nel mondo dei figurini da collezione. Il tardo impero romano infatti viene sempre lasciato un po' in disparte dai gettonatissimi periodi della tarda Repubblica (Giulio Cesare e la sua Xa Legione) e il primo Impero. Amo particolarmente questa figura, scolpita e dipinta artigianalmente dall'amico Emilio Arredondo Sanchez che con la sua Kronprinz Toy Soldiers basata a Madrid produce diverse serie di soldatini molto belle e originali. In questo caso ci troviamo di fronte ad un ufficiale e precisamente un "tribuno" di una legione tardo imperiale. Ovviamente il termine "legione" fa pensare a quel modello assolutamente vincente della tarda Repubblica e del primo Impero ma all'epoca del soldatino in questione, che differisce estremamente dal tipico romano a cui siamo abituati a pensare dalle innumerevoli riproduzioni in film "peplum" e fiction varie, le legioni erano molto più variegate nella composizione e nel loro utilizzo. Dopo le riforme introdotte da Costantino il Grande oltre che allo smantellamento della Guardia Pretoriana che portarono alla differenziazione dei vari tipi di legione (Palatina, Comitatenses, Pseudocomitatenses, Limitanea) e all'utilizzo di speciali unità note come "vexillationes" (ovvero distaccamenti di legione per particolari compiti).
Il soldatino ormai non ha quasi alcun richiamo al classico soldato o ufficiale romano. La tunica corta è aumentata di dimensioni e molto probabilmente (sul figurino non si vede) è ornata di clavi e orbiculi, tipici ornamenti del vestiario tardo romano. Gli pteruges ovvero quelle fasce di cuoio, in questo caso dipinto che pendevano dalla cintura del fante romano, sono aumentate in numero (ne abbiamo due file sovrapposte) e molto probabilmente come quelle sulle spalle sono collegate a un'armatura di cuoio imbottita su cui è posizionata una corazza di tipo sagomato. Sul ventre invece il tipico distintivo di grado di un ufficiale romano, ovvero quella fascia annodata in vita. Il colore del comando era sempre il rosso, colore "marziale", anche se molto probabilmente il nostro soldatino potrebbe anche essere cristiano e avere ormai sintetizzato simbologia pagana e fede cristiana. Colore rosso che ovviamente vediamo anche nel mantello o "sagum" che ci appare semplice e senza oranamenti (più spesso anche questo era ornato di orbiculi, clavi, tabulae, svastiche etc.).
Le brache di foggia barbarica già da tempo erano entrate nell'uso quotidiano, sia nel modello attillato (più occidentale) che in quello stile pigiama, di foggia orientale.
L'elmo che si rifà ad una serie di esemplari ritrovati lungo tutto l'impero e anche oltre i suoi confini. In questo caso credo che il modello assomigli ad un esemplare ritrovato a Berkasovo e risalente al 4/5° secolo.
L'arma è ormai la spatha e non più il corto gladium. Quest'arma si fece largo tra i legionari e le truppe "romane" da un influsso anche qui, barbarico. Era infatti arma di cavalleria degli ausiliari barbari.
Un altro bellissimo soldatino della Kronprinz Toy Soldiers di Madrid
Link: https://kronprinztoysoldiers.com/en/141-late-imperium
Fonti iconografiche:
Roman-Byzantine Armies4th-9th Centuries (Osprey Men At Arms n° 247) di Nicolle-McBride
Arthur and the Anglo-Saxon Wars (Osprey Men At Arms n° 154) di Nicolle-McBride
Roman Military Dress di Graham Sumner
I Centurioni Romani 753 a.C. - 500 d.C. di Raffaele d'Amato e Giuseppe Rava
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