Il libro di oggi è un interessante sguardo all'evoluzione delle forze marittime inglesi e poi britanniche. Il libro di Ian Friel , storico marittimo, è parte di una serie che comprenderà anche un secondo volume ("Breakin Seas Broken Ships") , che seguirà la Royal Navy sino ai nostri giorni.
Nel nostro volume invece la storia parte da molto lontano. Attraverso 8 capitoli, Friel narra l'evoluzione di quello che diventò il potere navale capace di stabilire e sopratutto difendere il più grande impero della storia, l'Impero Britannico. L'enfasi non è solamente su episodi bellici, anzi. Come dice il titolo , il libro è una storia di "relitti e di persone", più che di veri e propri scontri. Ma anche quelli non mancano, come la descrizione di scontri per la pesca dell'aringa tra zone dell'est dell'Inghilterra sul finire del 1200. Chi conosce un pò l'attualità sa come questi temi siano ancora caldi, nel Mediterraneo e in altre zone del globo. E' affascinante poi scoprire le rotte dei pellegrini nel 1400 (sia verso Santiago de Compostela che verso i più proibitivi porti della Terra Santa), o il destino della nave Regent (coeva della più famosa Mary Rose), nave del periodo di Enrico VIII.
Il racconto prosegue attraverso l'affascinante (e sfortunato) viaggio delle prime navi della EIC (East India Company) nel 1600 e poi vi è un particolareggiato resoconto del destino di tre navi pirata di nome Resolution, racconto che smentisce alcuni clichè pirati (frutto di creazione narrativa e cinematografica) ma paradossalmente ne conferma molti altri! Gli ultimi tre capitoli ci portano all'epoca d'oro della marina britannica: il resoconto di una nave molto particolare, la Berwick, prima britannica, poi francese (ed è sotto tale bandiera che combatterà nell'apogeo della Royal Navy, Trafalgar) e poi , dopo la battaglia di nuovo britannica. La narrazione del traffico di schiavi con l'attenzione posta sul viaggio della nave negriera Eliza nel 1806 , poco prima che il traffico fu reso illegale. L'ultimo capitolo invece ci porta alla ricerca del passaggio a Nord Ovest 20 anni prima della famosa e sfortunata impresa di Franklin con la Erebus e la Terror. Qui viene descritto invece il viaggio (molto più fortunato almeno dal punto di vista delle perdite umane che furono solo 2) della Hecla e della Fury, nel 1825.
Raccontare le imprese marittime di varie navi lungo un arco temporale di circa 500 anni può sembrare dispersivo, ma il dr. Friel riesce sempre a tenere desta l'attenzione del lettore narrando le vicende di persone, delle loro speranze nell'andare per mare, del desiderio di conoscere nuovi luoghi o semplicemenre fuggire dalla povertà. E' abbastanza interessante anche la descrizione di come muta la tecnica navale, sia nella costruzione delle varie navi, sia nell'equipaggiamento di bordo, sia nelle tattiche militari. Siamo di fronte a un bel libro che narra episodi poco noti vicino ad altri molto più conosciuti (la Battaglia di Trafalgar del capitolo 6) e che merita di stare sugli scaffali di una libreria di appassionati di storia marittima e non.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Britain and the Ocean Road - Shipwrecks & People 1297-1825
Autore: Ian Friel
Pagine: 224
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Britain-and-the-Ocean-Road-Hardback/p/17972
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