Quando guardiamo i vecchi film, frutto di una società da ruoli definiti e cristallizzati, siamo tentati dal pensare che quei film riproducano vite tranquille, e che anche gli attori che interpretano storie più avventurose siano in realtà frutto dei loro tempi. Niente di più sbagliato, perchè quell'era di Hollywood, definita "dello schermo argentato" fu attraverso i suoi protagonisti piena di scandali e storie oscure.
In questo bel libro, Matt MacNab, storico del cinema, ci porta a conoscere attraverso 13 capitoli, le storie di altrettanti divi del cinema delle origini ma anche popolari fino agli anni '50, con alterne fortune. Se i nomi di alcuni sono familiari, su tutti Charlie Chaplin, Erroll Flynn, Joan Crawford o Lana Turner, altri sembrano aver brillato per pochi anni e poi essere scomparsi, anche e spesso in seguito agli scandali che li colpirono.
Hollywood dei primordi fu una vera e propria Babilonia, fatta di feste ed eccessi, soldi facili e alcool o addirittura droghe. A 100 anni di distanza non sembra che ci sia nulla di nuovo sotto il sole, anche se dobbiamo sempre tenere conto che la morale e i costumi della generalità delle persone sono cambiati e che quindi gli scandali e i comportamenti bizzarri o addirittura criminali dei divi e dive di una volta creavano molta più sensazione allora di quanta ne creerebbero al giorno d'oggi.
Molti conosceranno attraverso il film "Charlot" interpretato da Robert Downey Junior, il debole di Chaplin per le ragazze minorenni, ma non tanti sapranno delle avventure molto meno edificanti di Erroll Flynn (si coniò anche un'espressione per definire tali comportamenti "In like Flynn") rispetto a quelle che interpretava sullo schermo. E che dire della storia di Evelyn Nesbit, star del cinema muto, e dell'omicidio del famoso architetto Stanford White da parte del marito di lei Harry Thaw? O dell'omicidio del gangster Stompanato da parte della figlia quattordicenne di Lana Turner, Cheryl Crane? Queste e altre storie sono racchiuse nel libro di oggi, che merita di far parte della libreria di ogni amante del cinema, perchè anche se di alcune sono state tratte libri a sè stanti, o addirittura film (come " Mommie Dearest" - Mammina Cara in italiano - libro e film tratto dalla storia della figlia di Joan Crawford, madre non certo irreprensibile) altre di queste storie sono finite troppo presto nel dimenticatoio. Un'occasione per riscoprire tali storie, personaggi "larger than life" e perchè no, i film che li videro protagonisti. Il libro, edito da Pen&Sword History è di piacevole lettura, e offre una notevole bibliografia per approfondire le storie trattate.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Hollywood's Dark History - Silver Screen Scandals
Autore: Matt MacNabb
Pagine: 160
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Hollywoods-Dark-History-Paperback/p/16756
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martedì 28 gennaio 2020
sabato 4 gennaio 2020
Painting Wargaming Miniatures . EARLY IMPERIAL ROMANS di Andy Singleton
La serie "Painting Wargaming Miniatures" della casa editrice Pen&Sword offre all'appassionato modellista e wargamers dei preziosi consigli per dipingere le proprie miniature, consigli che ovviamente possono tornare utili anche per chi invece di giocare volesse costruire dei bellissimi diorama con le miniature disponibili sul mercato nelle varie scale.
Nel libro che vi presento oggi ci troviamo di fronte a un periodo che offre molte possibilità , il Primo Impero Romano.
I soldati romani del primo periodo imperiale, sotto Augusto, Tiberio e via via fino alle conquiste di Traiano, sono quelli che ci vengono subito in mente pensando all'iconografia di film e altri media. E' facile infatti che ogni soldato romano, da un costumista poco attento o da un disegnatore pigro, venga ritratto come un soldato del primo impero. Sia che sia un legionario delle Guerre Puniche sia che ci si trovi davanti a un cavaliere di Giustiniano intento a riconquistare l'Italia dai Goti. Se ci pensiamo bene sarebbe come ritrarre un soldato di oggi con abiti di circa 600 anni fa. Tuttavia se il primo impero e i suoi legionari hanno questa fama e sono conosciuti come il paradigma del legionario un motivo c'è. La perfezione delle tattiche di combattimento, l'armamento, le conquiste toccarono appunto l'apice in questo periodo con le conquiste di Traiano, in cui l'Impero Romano raggiunse la sua massima estensione.
Il libro che vi presento oggi, scritto da Andy Singleton ci porta a conoscere le varie tecniche per rendere i nostri piccoli legionari (in scale che vanno dai 15 ai 20, ai 28 mm) perfetti sotto ogni punto di vista. Il libro si compone di 8 capitoli ed un appendice dedicata alle case di produzione dei figurini.
Dopo una interessante introduzione nel primo capitolo, secondo capitolo si esaminano gli strumenti di lavoro, pennelli, colle, tecniche varie di pittura, preferenze tra il materiale del figurino, se di resina o metallo, con tutti i pro o contro. E' un'ottimo punto di partenza per il neofita.
Nel terzo capitolo invece si iniziano ad esaminare le armature e le armi, come dipingerle con quali colori e come renderle realistiche. Ho particolarmente apprezzato le varie sezioni riguardanti la "lorica segmentata" ovvero l'armatura a sezioni tipica del legionario del primo impero. Nella sezione vi sono diversi trucchi per rendere con i colori un'armatura nuova, invecchiata, maltrattata dal tempo, annerita. Non mancano poi le sezioni dedicate alla "lorica hamata" (ovvero l'armatura a piccoli anelli) e l'armatura in bronzo o dorata. C'è poi una sezione dedicata ai finimenti in legno o cuoio.
Il quarto capitolo è dedicato agli scudi, altro elemento caratterizzante, coi loro disegni, del fante romano del primo impero. In genere viste le dimensioni delle miniature si suole usare delle decalcomanie apposite, ed in questo capitolo vi sono tutti gli accorgimenti per rendere realistici i nostri scudi.
Il quinto capitolo tratta del vestiario dei legionari, le tuniche, mantelli e creste degli elmi. Il colore tipico da usare è il rosso, colore di Marte, anche se sul tema vi sono fior di discussioni accademiche riguardanti i veri colori delle tuniche romane, ma qui l'importante è sapere che anche in questo capitolo non mancano preziosi consigli per dipingere le nostre miniature.
Il sesto capitolo è dedicato alle tonalità di pelle. Ho trovato molto interessanti le tre sezioni che descrivono tre tipologie di pelle: abbronzata, pallida, scura. Con la varietà di nazionalità ed etnie dei legionari del primo impro non era difficile trovare un nordafricano che serviva insieme a dei celti, e ovviamente a degli italici, con tutte le differenze del caso.
Il settimo capitolo è dedicato alla cavalleria: come dipingere i cavalli, con i vari colori tipici (grigio, marrone, nero) e le finiture.
L'ultimo capitolo, molto importante per chi vuole usare i soldati in wargames, è dedicato alle basi e alle loro decorazioni.
Che dire di più? Ancora una volta Andy Singleton, con un volume estremamente interessante ci illustra come rendere realistiche le nostre miniature, ritraendo un periodo che ha parecchi produttori con un infinità di miniature sul mercato. Un altro ottimo libro per migliorare le capacità di modellisti e wargamers.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Painting Wargaming Miniatures . EARLY IMPERIAL ROMANS
Autore: Andy Singleton
Pagine: 120
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Painting-Wargaming-Figures-Early-Imperial-Romans-Paperback/p/16830
Nel libro che vi presento oggi ci troviamo di fronte a un periodo che offre molte possibilità , il Primo Impero Romano.
I soldati romani del primo periodo imperiale, sotto Augusto, Tiberio e via via fino alle conquiste di Traiano, sono quelli che ci vengono subito in mente pensando all'iconografia di film e altri media. E' facile infatti che ogni soldato romano, da un costumista poco attento o da un disegnatore pigro, venga ritratto come un soldato del primo impero. Sia che sia un legionario delle Guerre Puniche sia che ci si trovi davanti a un cavaliere di Giustiniano intento a riconquistare l'Italia dai Goti. Se ci pensiamo bene sarebbe come ritrarre un soldato di oggi con abiti di circa 600 anni fa. Tuttavia se il primo impero e i suoi legionari hanno questa fama e sono conosciuti come il paradigma del legionario un motivo c'è. La perfezione delle tattiche di combattimento, l'armamento, le conquiste toccarono appunto l'apice in questo periodo con le conquiste di Traiano, in cui l'Impero Romano raggiunse la sua massima estensione.
Il libro che vi presento oggi, scritto da Andy Singleton ci porta a conoscere le varie tecniche per rendere i nostri piccoli legionari (in scale che vanno dai 15 ai 20, ai 28 mm) perfetti sotto ogni punto di vista. Il libro si compone di 8 capitoli ed un appendice dedicata alle case di produzione dei figurini.
Dopo una interessante introduzione nel primo capitolo, secondo capitolo si esaminano gli strumenti di lavoro, pennelli, colle, tecniche varie di pittura, preferenze tra il materiale del figurino, se di resina o metallo, con tutti i pro o contro. E' un'ottimo punto di partenza per il neofita.
Nel terzo capitolo invece si iniziano ad esaminare le armature e le armi, come dipingerle con quali colori e come renderle realistiche. Ho particolarmente apprezzato le varie sezioni riguardanti la "lorica segmentata" ovvero l'armatura a sezioni tipica del legionario del primo impero. Nella sezione vi sono diversi trucchi per rendere con i colori un'armatura nuova, invecchiata, maltrattata dal tempo, annerita. Non mancano poi le sezioni dedicate alla "lorica hamata" (ovvero l'armatura a piccoli anelli) e l'armatura in bronzo o dorata. C'è poi una sezione dedicata ai finimenti in legno o cuoio.
Il quarto capitolo è dedicato agli scudi, altro elemento caratterizzante, coi loro disegni, del fante romano del primo impero. In genere viste le dimensioni delle miniature si suole usare delle decalcomanie apposite, ed in questo capitolo vi sono tutti gli accorgimenti per rendere realistici i nostri scudi.
Il quinto capitolo tratta del vestiario dei legionari, le tuniche, mantelli e creste degli elmi. Il colore tipico da usare è il rosso, colore di Marte, anche se sul tema vi sono fior di discussioni accademiche riguardanti i veri colori delle tuniche romane, ma qui l'importante è sapere che anche in questo capitolo non mancano preziosi consigli per dipingere le nostre miniature.
Il sesto capitolo è dedicato alle tonalità di pelle. Ho trovato molto interessanti le tre sezioni che descrivono tre tipologie di pelle: abbronzata, pallida, scura. Con la varietà di nazionalità ed etnie dei legionari del primo impro non era difficile trovare un nordafricano che serviva insieme a dei celti, e ovviamente a degli italici, con tutte le differenze del caso.
Il settimo capitolo è dedicato alla cavalleria: come dipingere i cavalli, con i vari colori tipici (grigio, marrone, nero) e le finiture.
L'ultimo capitolo, molto importante per chi vuole usare i soldati in wargames, è dedicato alle basi e alle loro decorazioni.
Che dire di più? Ancora una volta Andy Singleton, con un volume estremamente interessante ci illustra come rendere realistiche le nostre miniature, ritraendo un periodo che ha parecchi produttori con un infinità di miniature sul mercato. Un altro ottimo libro per migliorare le capacità di modellisti e wargamers.
Un grazie di cuore a Pen&Sword per avermi fornito il libro per la recensione.
Titolo: Painting Wargaming Miniatures . EARLY IMPERIAL ROMANS
Autore: Andy Singleton
Pagine: 120
Link: https://www.pen-and-sword.co.uk/Painting-Wargaming-Figures-Early-Imperial-Romans-Paperback/p/16830